Bevanda Spiritosa o Acquavite?
In questo articolo cercheremo di spiegare in modo semplice la differenza tra una bevanda spiritosa ed un Acquavite e perché questo è importante sulla qualità del prodotto finale che il consumatore spesso si trova ad acquistare. E infine faremo un paragone tra il Rum ed un suo “parente” non molto conosciuto come Acquavite di Miele.
Bevanda spiritosa
Per spiegare che cosa è una bevanda spiritosa potrei riportare la sua definizione nella normativa Europea ma sicuramente smettereste di leggere l’articolo.
Vorrei farlo in modo semplice dicendo che qualsiasi bottiglia di alcolico che acquistate che ha più di 15%vol, che sia stata distillata o no, che vi siano coloranti o meno, che vi siano aromi o meno è una bevanda spiritosa.
Beh, non è certo una grande garanzia di qualità del prodotto. Forse l’unica garanzia che abbiamo è che almeno è destinata al consumo umano. (Grazie!) Spero di avervi fatto capire in modo semplice che un meraviglioso Rum invecchiato veramente 10 anni, senza addizione di caramello e/o aromi aggiunti e il bottiglione di limoncello da 1,5 litri a 10 euro al supermercato sono entrambe Bevande Spiritose.
Acquavite
Adesso invece per definire l’Acquavite utilizziamo la normativa Europea e proviamo a generalizzarla:
Acquavite di XXX
a) L’acquavite di xxx è la bevanda spiritosa che soddisfa i requisiti seguenti:
b) è ottenuta esclusivamente mediante fermentazione e distillazione di xxx;
c) è distillata a meno di 86 % vol. cosicché il prodotto della distillazione presenti le caratteristiche organolettiche provenienti dalla materia prima utilizzata.
d) Il titolo alcolometrico volumico minimo dell’acquavite di xxx è di xxx.
e) Non deve esservi aggiunta di alcole, diluito o non diluito.
f) L’acquavite di xxx non è aromatizzata.
Chiaramente al posto di XXX possiamo mettere diverse materie prime e troveremo tutte le varianti possibili.
Ma quello che mi premeva era farvi capire che se abbiamo di fronte un’Acquavite abbiamo perlomeno più garanzie che determinati processi produttivi siano stati rispettati.
Acquavite di Miele e Rum: la differenza
Acquavite di miele
Presenterò le 2 definizioni, per poi evidenziare le differenze.
L’acquavite di miele è la bevanda spiritosa che soddisfa i requisiti seguenti:
a) è ottenuta esclusivamente mediante fermentazione e distillazione della soluzione di miele;
b) è distillata a meno di 86 % vol. cosicché il prodotto della distillazione presenti le caratteristiche organolettiche provenienti dalla materia prima utilizzata.
c) Il titolo alcolometrico volumico minimo dell’acquavite di miele è di 35 % vol.
d) Non deve esservi aggiunta di alcole, diluito o non diluito.
e) L’acquavite di miele non è aromatizzata.
f) L’acquavite di miele può contenere caramello aggiunto solo per adeguare il colore.
g) L’acquavite di miele può essere edulcorata soltanto con miele per arrotondarne il sapore finale. Tuttavia, il prodotto finale non può contenere più di 20 grammi di miele per litro, espressi in zucchero invertito.
Rum:
a) Il rum è la bevanda spiritosa ottenuta esclusivamente mediante distillazione del prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica di melasse o sciroppi provenienti dalla fabbricazione dello zucchero di canna, oppure di succo della canna da zucchero, distillata a meno di 96 % vol., cosicché il prodotto della distillazione presenti in modo percettibile le caratteristiche organolettiche specifiche del rum.
b) Il titolo alcolometrico volumico minimo del rum è di 37,5 % vol.
c) Non deve esservi aggiunta di alcole, diluito o non diluito.
d) Il rum non è aromatizzato.
e) Il rum può contenere caramello aggiunto solo per adeguare il colore.
f) Il rum può essere edulcorato per arrotondarne il sapore finale. Tuttavia, il prodotto finale non può contenere più di 20 grammi di prodotti edulcoranti per litro, espressi in zucchero invertito.
Come potete vedere, ho sottolineato una macro-differenza tra le 2 normative, e che purtroppo è quella che da troppi anni “penalizza” il mondo del Rum.
- Distillare a meno di 96% vol. significa che è un Rum anche un distillato di melassa e/o canna da zucchero che ha gradazione alcolica di 95% vol. Sarà un buon Rum?
Spieghiamo la differenza
La fermentazione, ovvero la trasformazione degli zuccheri in alcol da parte dei lieviti, è il processo che crea tutto il “corredo aromatico” del nostro distillato (sia esso Rum o Acquavite di Miele). Questo “corredo aromatico” è dato da una serie di sostanze che per semplicità chiameremo “congeneri”. Maggiore sarà il quantitativo di “congeneri” e più intenso ad aromatico sarà il nostro fermentato.
Ma cosa c’entra tutto questo con il nostro distillato e soprattutto la gradazione alcolica finale?
Indipendentemente da quanti congeneri ho sviluppato durante la fermentazione, un distillato che esce a meno di 86% alc/vol riporterà più congeneri di un distillato che esce a meno di 96% alc/vol, perciò in termini di “corredo aromatico”, un acquavite presenta le caratteristiche organolettiche provenienti dalla materia prima utilizzata, mentre un Rum distillato a 95% alc/vol presenta in modo percettibile le caratteristiche organolettiche specifiche del rum.
Capite bene che l’aggettivo “percettibile” risuona un po’ come una presa in giro per il consumatore dal momento che vi assicuro che nella stragrande maggioranza dei casi un Rum distillato a 95% alc/vol non sa di nulla, ovvero è alcol neutro.
Premetto adesso che per fortuna ci sono tantissimi Rum distillati a meno di 86% alc/vol e quindi saporitissimi, come allo stesso tempo questo non è sinonimo per forza di qualità del prodotto, dal momento che si può fermentare male e distillare peggio.
Di questo parliamo in un altro articolo. Clicca qua!