L’Arte del Rum Blending
L’ Arte del Rum blending
Dopo aver introdotto alcuni concetti dell’invecchiamento del Rum, oggi parleremo dell’arte del Rum blending, ovvero la capacità di miscelare tra loro rum completamente diversi per ottenere qualcosa di nuovo e possibilmente unico.
Cocktail & Rum Blending
Per coloro che non conoscono la mia storia, è giusto ricordare che oramai diversi anni fa ho iniziato a lavorare come barman in quel locale che poi avrebbe dato il nome a “La Casa del Rum”.
E in realtà la mia passione erano i cocktail, anche perché mi sono sempre chiesto quali sono i criteri per cui mescolando ingredienti spesso diversissimi, si riesca ad ottenere un risultato finale a volte straordinario.
Se poi aggiungiamo il mio trascorso didattico da “Ingegnere”, ecco che la via è tratta.
Difficilmente infatti da barman proponevo ricette standard, mi è sempre piaciuto sperimentare e non nego che tanti esperimenti sono finiti nello scarico del lavabo…. Specialmente agli inizi quando non hai la minima concezione dell’abbinamento e/o del gusto di un particolare ingrediente.
Quello che però ho sempre seguito è stato allenare i miei sensi di volta in volta e mai procedere solo “perché si fa così!” oppure “perché questo ingrediente non puoi usarlo con quest’altro”.
E chi lo ha detto? Mi sono sempre chiesto tra me e me.
Poi magari avevano anche ragione, ma dovevo assaggiarlo..
Lasciando spazio al tempo e al lavoro mi sono ritrovato a fare il selezionatore ed imbottigliatore indipendente di Rum.
Ma a questo punto vi chiederete dove sta il collegamento tra Cocktail e Rum Blending?
Beh, il “Rum Blending” non è altro che la capacità di mescolare Rum tra loro diversi sia per materia prima, tipologia di fermentazione e distillazione, sia di diverso invecchiamento, con l’obiettivo di realizzare una miscela che rappresenti un prodotto spesso “completamente nuovo” da un punto di vista organolettico.
E allora capite bene che il paragone con la realizzazione di un cocktail vien da sè.
Detta così, sembra che il gioco sia fatto. E che sia una banalità, ma vi posso assicurare che non lo è affatto.
L’idea dietro a Le Selezioni numerate de La Casa del Rum
Nel locale dove lavoravo e facevo il barman continuava parallelamente anche il percorso di approfondimento del mondo del Rum, con decine e decine di bottiglie diverse da ogni parte del globo. Spesso anche prodotti introvabili, che venivano da viaggi all’estero in visita alle distillerie.
Dopo aver “allenato molto” i miei sensi, la scelta direi “coraggiosa” di provare a selezionare una serie di Rum con il proprio marchio. Così che nascono le selezioni numerate de La Casa del Rum.
Ogni “numero” doveva essere un progetto. Una ricerca maniacale dell’equilibrio e dell’armonia di tutte le varie sfumature di cui doveva essere composto quel blend.
Le varie prove e gli innumerevoli assaggi in tempi e situazioni diverse, non lasciandosi mai influenzare da luoghi comuni e/o regole preimpostate da non si sa chi. Fidandosi solo dei propri “sensi” sempre più allenati.
Perché alla fine, realizzare un gran bel blend di Rum non è poi così diverso da realizzare un grande cocktail.